
Martina Malnati
Biologa nutrizionista
Da bambina che sognava di fare la cuoca a Biologo Nutrizionista la strada è stata lunga, ma ricca di soddisfazioni. La stessa passione la metto oggi nel mio lavoro, poiché credo fermamente che una "dieta" sana ed equilibrata sia la base sulla quale costruire il nostro benessere. Aiuto le persone a impostare uno stile di vita che non necessita di rinunce ma da vantaggi salutistici a lungo termine, utilizzando un approccio integrato tra alimentazione sana ed esercizio fisico regolare.
In linea generale si parla di stipsi quando vengono eliminate feci dure, con fatica e dolore, meno di 3 volte la settimana.
La stipsi può presentarsi occasionalmente, spesso in concomitanza con cambiamenti improvvisi delle abitudini alimentari e dei ritmi quotidiani, come quando si va in un luogo di villeggiatura.
In alcune persone, tuttavia, la stipsi persiste nel tempo (si parla di "stipsi cronica"), e crea un costante disagio, obbligando chi ne soffre a ricorrere a clisteri o a lassativi di vario tipo, per arrivare ad evacuare con maggiore regolarità.
Nella maggior parte dei casi la stipsi non è una malattia organica, bensì un disturbo funzionale, legato allo stile di vita e al tipo di alimentazione: stile di vita sedentario, abitudine a trattenere le feci nonostante lo stimolo quando si è in luoghi pubblici, scarso apporto di fibre con gli alimenti, poca varietà dei cibi, pasti non bilanciati, intervalli di pasto irregolari, insufficiente assunzione di acqua.
Un corretto stile di vita ed una adeguata alimentazione possono dunque aiutare a risolvere questo fastidioso disturbo.
Regole alimentari in caso di stipsi
- Alimentarsi attraverso una dieta varia e ben bilanciata.
- Assumere almeno 3 pasti principali e 2-3 spuntini al giorno, in orari regolari.
- Assumere alimenti ricchi di fibra (si consiglia l’assunzione quotidiana di 30 g di fibre). Le fibre hanno la funzione di aumentare la massa delle feci e di favorire la buona funzionalità della flora batterica intestinale; sono presenti negli alimenti di origine vegetale:
- alimenti integrali (pane, pasta, riso, crackers, biscotti, fette biscottate, cornflakes…);
- verdura, (tutti i tipi di verdura, ma soprattutto i legumi) si consiglia di assumerne 2 porzioni al giorno;
- frutta, si consiglia di assumerne 2-3 porzioni al giorno;
- frutta secca, specie semi oleosi come semi di lino, di sesamo e di girasole.
- Bere almeno 1,5 – 2 litri di acqua al giorno. Perché le fibre alimentari esplichino il loro effetto devono essere sempre accompagnate da un’abbondante quantità di acqua, che favorisce il transito intestinale e rende le feci più morbide.
- Seguire uno stile di vita attivo, combattendo la sedentarietà ed eseguendo attività fisica con regolarità, poiché questa può aumentare la motilità intestinale, e migliorare la funzione e la coordinazione dei muscoli che si attivano durante l’evacuazione.
- Fare attenzione a evitare alcuni cibi che risultano essere irritanti per stomaco e intestino, peggiorando la situazione.
Cosa è meglio non mangiare per avere un intestino regolare
Cioccolato
Sfortunatamente nell’elenco dei cibi da evitare in caso di stitichezza c’è un alimento molto amato: il cioccolato. Il cioccolato può infatti avere effetti astringenti per via dei tannini che contiene. È stato però notato che quello fondente (con cacao 75% almeno) può migliorare le funzioni intestinali per via della presenza di magnesio in grado di agire sulla contrazione dei muscoli intestinali.Maionese e altre salse grasse
Troppo ricche di grassi e pesanti da digerire, sarebbe bene evitare di accompagnare i piatti con maionese, salsa tartara, senape, etc. ma utilizzare solo del buon olio extravergine di oliva.Eventualmente, in via occasionale, è preferibile preparare in casa della maionese, dal momento che quest’ultima risulta meno irritante di quella industriale che essendo addizionata di aria, come altre salse, condimenti e la panna montata, contribuisce a impigrire l’intestino.
Bevande zuccherate e gassate
Per contrastare la stitichezza bisogna bere molto, meglio se della semplice acqua. Vanno invece evitate le bevande zuccherate, con coloranti e gassate che irritano le pareti intestinali oltre a creare gonfiore addominale. Attenzione anche alle bevande fredde e ghiacciate.Latte
Normalmente si pensa che il latte possa aiutare ad andare di corpo, in realtà quello intero risulta irritare l’intestino creando situazioni di disbiosi intestinale, inoltre rallenta l’intestino per via del contenuto di calcio. Vale lo stesso discorso per panna, burro e formaggi grassi. Lo yogurt naturale, magro e senza zucchero invece può contribuire a ripristinare la flora batterica.Affettati
I salumi e le carni grasse in genere sono un nemico per l’intero apparato digerente dando problemi a partire dalla difficoltà di digestione fino ad arrivare ai problemi di evacuazione. Sotto accusa sono in particolare i grassi, il sale, gli additivi e i conservanti presenti in questi alimenti.Fritture
Il fritto misto è la vostra passione? Meglio evitarla se soffrite di stipsi. La frittura risulta particolarmente irritante per l’intestino e poco digeribile per lo stomaco, creando ristagni e rallentamenti che interessano tutto il processo digestivo. Questo vale anche per fritture di carne, patate fritte o verdure in pastella, troppo ricche di grasse e difficili da assimilare a livello intestinale.Farina bianca
Pane, dolci e prodotti da forno preparati con farina raffinata sono nemici dell’intestino. Preferite alimenti integrali che grazie all’apporto di fibre possono aiutare la peristalsi intestinale, grazie al contenuto di fibre insolubili. Una volta nell’intestino trattengono l’acqua e ciò determina l’aumento della massa fecale, un accelerato transito intestinale e la riduzione del tempo di contatto con la mucosa intestinale di alcune sostanze potenzialmente dannose. Per migliorare le funzioni intestinali è bene mangiarne una porzione a pranzo o a cena. Tuttavia, non bisogna esagerare con le fibre insolubili poiché possono ridurre l’assorbimento di microelementi come ferro, rame, zinco e calcio ed in alcuni casi sembrano peggiorare la stipsi, soprattutto se non accompagnati da un abbondante apporto idrico.Spezie
Se da un lato le spezie attivano il metabolismo, dall’altro possono irritare le pareti intestinali, meglio allora usarle con parsimonia, soprattutto quelle molto pungenti e piccanti come pepe e peperoncino. Va da sé che è bene limitare anche il consumo di cibi molto speziati.Alcol
L’alcol assunto in grandi quantità alla lunga deteriora le pareti intestinali, oltre a causare disturbi digestivi e impedire una corretta assimilazione di nutrienti, vitamine e sali minerali, utili a mantenere perfettamente funzionante l’organismo.Cibi industriali
In genere chi ha problemi di stitichezza deve stare attento a tutti gli alimenti industriali troppo trattati ed elaborati, come quelli raffinati, affumicati e ricchi di conservanti, additivi e coloranti, dal momento che possono irritare e alterare la flora batterica. Includiamo in questa categoria tutti i cibi pronti all’uso o semplicemente da riscaldare.I consigli dell’esperto in caso di stipsi
Utile per chi soffre di stipsi potrebbe essere il creare una regolarità nell'evacuazione:
- andare in bagno quando se ne senta il bisogno senza ignorare lo stimolo;
- individuare il momento migliore della giornata da dedicare quotidianamente all’evacuazione (per es. al mattino, dopo la colazione).
Oltre a seguire i consigli alimentari e instaurare la tua personale “routine dell’evacuazione” un valido aiuto alla regolarità intestinale arriva dai probiotici.
Grazie ai probiotici, infatti, è possibile supportare e integrare il microbiota intestinale, favorendone le funzioni e, in conseguenza, favorendo la regolarità.
Assumere probiotici età specifici quotidianamente è indicato soprattutto per chi è solito avere disturbi nella regolarità, con lo scopo di prevenire disbiosi e favorire un regolare transito intestinale.
Fonti:
www.fondazioneveronesi.it