Vivere nel XXI secolo significa essere bombardati costantemente da una marea di informazioni molto spesso difficili da decifrare.
Su ogni argomento possiamo trovare una moltitudine di spiegazioni e questo conduce a un completo smarrimento dell’individuo davanti a scelte importanti con dubbi in merito a quanto letto.
In questo articolo vogliamo chiarire definitivamente un dubbio:
Probiotici, prebiotici e fermenti lattici sono la stessa cosa?
Assolutamente no.
Il comun denominatore è lo scopo: apportare benefici al nostro organismo per migliorarne lo stato di salute.
Possiamo considerare i 3 elementi all’interno di una scala piramidale dove al comando ci sono i probiotici e al di sotto prebiotici e fermenti lattici, che supportano o completano in alcuni casi specifici l'assunzione dei probiotici.
Cerchiamo di capirne insieme benefici e motivi per cui è giusto assumerne uno anziché un altro.
I probiotici
I probiotici sono definiti dall’Organizzazione mondiale della sanità come “Organismi vivi che, se somministrati in quantità adeguata, apportano beneficio alla salute dell’ospite.”
Nello specifico la loro funzione principale è quella di regolare l’equilibrio del microbiota intestinale in modo tale che tutti i batteri “buoni” all’interno del nostro intestino svolgano in sinergia le regolari attività metaboliche.
Un probiotico viene definito tale quando:
- È sicuro quindi non portatore di malattie o infezioni;
- È attivo e vitale a livello intestinale;
- È capace di moltiplicarsi una volta ingerito;
- È resistente all’apparato digerente e ai relativi succhi gastrici;
- È in grado di dare beneficio fisiologico dimostrato.
L'assunzione di probiotici è consigliata soprattutto quando l’equilibrio della flora batterica viene destabilizzato, come nel caso di:
- Terapie anche prolungate con antibiotici o altri farmaci generici;
- Forte stress;
- Variazione della dieta alimentare;
- Inquinamento ambientale.
In tal caso i sintomi che si presentano sono:
- Disturbi gastrointestinali;
- Malattie della pelle;
- Mal di testa;
- Disturbi della concentrazione e della memoria.
L'assunzione di probiotici è adatta e consigliabile sia in età adulta che in quella pediatrica, portando in entrambe le situazioni importanti benefici come:
- Miglioramento dei processi digestivi e dell’assorbimento di tutte le sostanze nutritive;
- Supporto dell'organismo nel contrasto di agenti patogeni;
- Sostegno del sistema immunitario;
- Diminuzione dei problemi gastro intestinali come stitichezza, diarrea, gonfiore addominale;
- Riduzione del rischio di malattie della pelle come la dermatite atopica, specialmente nei bambini.
Infine, per essere efficaci i probiotici vanno presi a stomaco vuoto per un tempo medio di almeno 3-4 settimane e in un quantitativo di almeno 1 miliardo di batteri al giorno, la cui tipologia cambia a seconda dei sintomi, dello stato di salute, della qualità e dei ceppi batterici di appartenenza.
I prebiotici
I prebiotici sono l’insieme di fibre alimentari solubili e carboidrati non digeribili che favoriscono la crescita e lo sviluppo del microbiota intestinale, permettendo ai probiotici di svolgere tutte le loro funzioni che abbiamo appena visto.
Questo significa che i prebiotici sono il nutrimento necessario per i probiotici, quindi l’uno non esiste senza l’altro.
Un prebiotico, per essere riconosciuto come tale, deve:
- Superare e resistere ai processi digestivi del primo tratto del tubo digerente, quindi bocca, stomaco e intestino tenue;
- Rappresentare un substrato nutritivo fermentabile per la microflora intestinale, così da permettere lo sviluppo o il metabolismo di una o alcune specie batteriche;
- Modificare la flora microbica a favore di quella simbionte (Bifidobatteri, Lattobacilli);
- Portare a effetti sistemici positivi per il benessere dell’individuo.
I benefici da molti attribuiti ai prebiotici sono:
- Riduzione della proliferazione di agenti patogeni;
- Miglioramento del trofismo della mucosa intestinale;
- Assorbimento delle sostanze nutritive rispetto a quelle tossiche;
- Diminuzione del pH fecale, acidificando il contenuto intestinale;
- Protezione da malattie infiammatorie legate all’intestino;
- Prevenzione per lo sviluppo di cancro al colon, della mammella e della prostata;
- Migliore assorbimento di acqua e alcuni minerali come calcio e magnesio.
I prebiotici sono contenuti in quantità maggiori in alimenti come farina di frumento, germe di grano, banane, miele, cipolla e fagioli e la loro assunzione è sconsigliata a chi:
- È intollerante al lattosio;
- Soffre della sindrome del colon irritabile;
- È affetto da altre patologie dell’intestino;
- Segue terapie radianti per curare patologie del tratto gastrointestinale.
Al contrario, invece, gli integratori prebiotici sono utili a chi:
- Segue una dieta alimentare povera di frutta e verdura;
- Ha terminato di recente una terapia antibiotica;
- Soffre di disturbi gastrointestinali confermati dal medico curante.
I fermenti lattici
Per definizione sono batteri lattici, quei microrganismi che attraverso un processo molto complesso riescono a metabolizzare il lattosio.
Ciò che è importante sottolineare è la differenza tra probiotici e fermenti lattici, in quanto entrambi fanno parte dello stesso gruppo ma con funzioni e comportamenti diversi tra di loro.
Rispetto ai probiotici vivi, per i fermenti lattici non è possibile reperire composizione, quantità e dosaggio.
Probiotici, prebiotici e fermenti lattici, quale scegliere?
Prima di scegliere qualsiasi prodotto e iniziare un’assunzione adeguata, è fondamentale comprendere appieno i sintomi che si presentano per poi fare riferimento al nostro medico o farmacista di fiducia, i quali daranno le giuste linee guida.
L’intestino e le sue funzionalità sono una cosa seria, prenditene cura parlandone con gli esperti.