Non solo il DNA fa la differenza

Un argomento affascinante quello dei batteri in generale ma la questione diventa ancora più interessante se parliamo dell'oltre mille miliardi di batteri che popolano il tratto digerente, l'epidermide e anche l'ambiente circostante.

Questo insieme di batteri, all'interno dell'intestino, costituisce il microbiota intestinale, che subisce modifiche in base all'età, all'ambiente e alla dieta e le abitudini del singolo individuo.

Con microbioma invece si intende la somma di tutti i microrganismi che vivono stabilmente in simbiosi con l'uomo e di tutti i loro geni. Il microbioma indica il patrimonio genetico del microbiota.

Quindi, la popolazione microbica di ogni individuo non dipende solo da fattori non modificabili (come il DNA) ma può variare e subire modificazioni nel corso della vita in base alla dieta seguita o a fattori ambientali, che possono incidere fortemente sul microbiota. 

Per semplificare ulteriormente, il microbiota indica la colonia di batteri di un dato organo (come i batteri intestinali) mentre il microbioma indica l’insieme di microrganismi che convivono in simbiosi con le cellule umane e di tutti i loro geni. 

L’importanza del microbiota

La colonia microbica che vive nell’intestino nasce con te, muta con l’età e con le altre popolazioni di microrganismi che ti circondano. 15.000 specie diverse di microrganismi compongono il microbiota intestinale, la maggior parte dei quali sono batteri buoni, a cui si affiancano anche lieviti, parassiti e virus.

Quando sono in equilibrio questi svolgono funzioni determinanti per lo stato di salute come:

  1. rafforzare il sistema immunitario e stimolare la produzione di anticorpi;
  2. contribuire alla produzione di vitamine;
  3. sviluppare acidi grassi a catena corta.

Al contrario, quando il microbiota non si trova in una situazione di equilibrio, rallenta o addirittura interrompe molte delle sue funzionalità, può provocare infiammazioni croniche che si manifestano con sintomatologie che possono incidere sulla qualità della vita.

In caso di disbiosi (squilibrio tra batteri nocivi, che aumentano, e batteri buoni) le difese immunitarie si indeboliscono e il microbiota non riesce più ad assicurare il suo normale funzionamento. 

Una delle nuove frontiere della scienza è quella di studiare il microbiota per intervenire in caso di alterazioni o malfunzionamento, in modo da mantenere l'eubiosi durante tutto il corso della vita. 

Capita a tutti di provare un malessere diffuso a livello intestinale, molto spesso la causa è da ricercare nel microbiota, che invia dei segnali chiari e ti informa che qualcosa non funziona. Potrebbero essere sopraggiunti elementi esterni che hanno modificato l’equilibrio dei tuoi batteri amici, per esempio:

  • uso di antibiotici o altri farmaci;
  • la frequentazione di ambienti inquinati;
  • alimenti nocivi e/o troppo grassi;
  • stress.

 

La prima soluzione è rivedere totalmente la dieta, evitare luoghi con agenti inquinanti e rilassarsi il più possibile. Un ulteriore aiuto può provenire dall'utilizzo di probiotici che, insediandosi nell'intestino, possono apportare beneficio alla flora batterica intestinale. Li puoi assumere sotto forma di integratori o da alcuni cibi come yogurt e kefir.

Per ottenere un miglioramento ancora più efficace, abituati a integrare nella tua dieta probiotici basati sul sistema Olobiotico, che prevede l’uso di probiotici multiceppo per coadiuvare i maggiori ceppi presenti nell’organismo in base all’età.

Entero 4 sfrutta al massimo questo sistema, presentandosi in varie formule, con probiotici specifici per ogni life stage: infant, junior, adult e senior. I probiotici favoriscono l'equilibrio del microbiota, per il benessere generale dell'organismo.

Fonti:
www.microbioma.it/gastroenterologia/microbiota-e-microbioma-quale-differenza/
 

www.microbioma.it/aziende/microbiota-probiotici-co-quanto-ne-sanno-gli-italiani/