
Martina Malnati
Biologa nutrizionista
Da bambina che sognava di fare la cuoca a Biologo Nutrizionista la strada è stata lunga, ma ricca di soddisfazioni. La stessa passione la metto oggi nel mio lavoro, poiché credo fermamente che una "dieta" sana ed equilibrata sia la base sulla quale costruire il nostro benessere. Aiuto le persone a impostare uno stile di vita che non necessita di rinunce ma da vantaggi salutistici a lungo termine, utilizzando un approccio integrato tra alimentazione sana ed esercizio fisico regolare.
La gravidanza rappresenta uno dei momenti più importanti nella vita di una donna.
Dal primo al nono mese si pone particolare attenzione al miglioramento delle condizioni in cui il nascituro si troverà a vivere.
Lo stretto legame tra madre e figlio
Quella tra una mamma e il suo bambino è una relazione di contatto e scambio continuo, fondamentale per lo stato di salute del proprio figlio e che inizia ben prima della prima interazione dopo il parto, ma già a partire dal concepimento.
Per comprendere lo stretto legame madre/figlio già in gravidanza si pensi che l'eubiosi del microbiota materno ha un forte impatto sul benessere del bambino.
Questo significa che lo stato del sistema immunitario e lo sviluppo metabolico del bambino dipende dal microbiota intestinale sano della madre, protagonista assoluto del corretto funzionamento dell’organismo, in quanto consente di:
- Stimolare il sistema immunitario;
- Fungere da barriera contro le infezioni grazie alla produzione di probiotici naturali;
- Conservare la regolare funzione dell’intestino;
- Attivare diverse funzioni metaboliche;
- Assorbire nutrienti e minerali come calcio, magnesio e ferro.
Tutto questo ci conduce ad affermare che durante i primi contatti che avvengono nel passaggio del canale uterino, la madre lascia al bambino un’importante eredità microbica che influenzerà, nel breve o lungo periodo, la salute del neonato.
Cosa succede nell’intestino durante la gravidanza
Il primo punto da sottolineare è l’evidente collegamento tra il microbiota vaginale e il microbiota intestinale.
Difatti, alcune problematiche del tratto vaginale possono avere la loro origine da un aumento di ceppi patogeni causati da una conseguente diminuzione di ceppi batterici benefici della flora intestinale.
Questo dimostra il ruolo fondamentale giocato dai batteri intestinali e di come è necessario il mantenimento dell’eubiosi per l’intero periodo di gestazione.
D’altra parte, come ben sappiamo, la flora batterica potrebbe essere alterata da un inevitabile variazione dei livelli ormonali e delle normali funzionalità dell'organismo comportando stitichezza, flatulenza e nausea.
Da notare, inoltre, come il progredire dei mesi in gravidanza porti l’utero a esercitare una pressione costante e sempre maggiore su stomaco e intestino rallentando così le funzioni digestive e in contemporanea facilitando la produzione di gas e gonfiori addominali.
L’assunzione di probiotici prima e dopo i 9 mesi
Quanto detto finora ci conduce a porre l’accento sull’importanza di assumere probiotici durante l’intero periodo della gravidanza: un microbiota in equilibrio garantisce un'efficiente azione del sistema immunitario, una regolare attività metabolica e ormonale ponendo le basi per un ottimo collegamento tra intestino e le altri parti del corpo.
Nello specifico, i benefici di un microbiota in equilibrio durante la gravidanza, sono:
- Diminuzione della percentuale di rischio di parto prematuro e
- Complicazioni come preeclampsia o diabete gestazionale;
- Riduzione di nausea, vomito, stitichezza e altri disturbi gastrointestinali;
- Miglioramento dell’insulino-resistenza e la conseguente diminuzione del livello di glicemia;
- Abbassamento del rischio di allergie.
L’assunzione di probiotici durante i 9 mesi di gestazione ha effetti positivi anche sul bambino subito dopo il parto e durante tutta la fase di allattamento, in cui avviene la prima colonizzazione dell’intestino.
Il microbiota dei bambini nati con parto naturale è è molto simile al microbiota materno, che se mantenuto in equilibrio grazie ai probiotici assunti durante la gravidanza e l’allattamento, nella fase post nascita permette di:
- Prevenire l’enterocolite necrotizzante nei bambini sottopeso o prematuri;
- Ridurre il rischio di dermatite atopica o crosta lattea nei neonati;
- Ridurre le coliche gassose;
- Supportare lo sviluppo cerebrale e salute mentale fino all’età adulta.
Quali probiotici è possibile assumere?
Sull’assunzione di probiotici in gravidanza, la ricerca è ancora in atto. Secondo le attuali evidenze scientifiche, tra i migliori probiotici da assumere ci sono i Lattobacilli, indicati per limitare nausea, vomito e costipazione. Alcuni Lattobacilli specifici portano altri benefici:
- Lactobacillus Rhamnosus HN001, indicato per la prevenzione del diabete gestazionale;
- Lactobacillus Reuteri DSM17938 per le coliche neonatali;
- Combinazioni di Lattobacilli e Bifidobatteri per i neonati prematuri;
- Formulazioni multi specie che uniscono ceppi batterici differenti, importanti per la diversa impronta digitale batterica di ogni essere umano.
Ora, per aiutare a diminuire la presenza di fenomeni come stipsi, gonfiore addominale, mal di pancia e irritabilità intestinale, la terapia probiotica deve essere affiancata ad un adeguato stile di vita che può riassumersi in 5 punti fondamentali:
- Fare pasti leggeri e ben distribuiti, non mangiare fuori orario ed eliminare cibi che favoriscono l’acidità di stomaco;
- Bere almeno 2 litri d’acqua al giorno che aiutano l’ammorbidirsi delle feci;
- Fare una passeggiata prima di sdraiarsi appena dopo i pasti;
- Scegliere sempre posizioni confortevoli evitando pressione su stomaco e intestino;
- Non indossare vestiti troppo aderenti ma optare per un abbigliamento comodo.
La gravidanza è un momento della vita bello quanto delicato perché fin dal primo giorno un essere umano dipende dall’altro, per questo diventa importantissimo prendersi cura del proprio organismo in maniera adeguata, facendo affidamento su chi ha a cuore il vostro benessere e quello del bambino.
Fonti:
www.microbioma.it/probiotici/fermenti-lattici-o-probiotici-ecco-le-differenze/