
Martina Malnati
Biologa nutrizionista
Da bambina che sognava di fare la cuoca a Biologo Nutrizionista la strada è stata lunga, ma ricca di soddisfazioni. La stessa passione la metto oggi nel mio lavoro, poiché credo fermamente che una "dieta" sana ed equilibrata sia la base sulla quale costruire il nostro benessere. Aiuto le persone a impostare uno stile di vita che non necessita di rinunce ma da vantaggi salutistici a lungo termine, utilizzando un approccio integrato tra alimentazione sana ed esercizio fisico regolare.
Il meteorismo è un sintomo gastrointestinale caratterizzato dalla disagevole condizione di incremento dei gas all’interno del tubo digerente.
Il meteorismo funzionale è la sensazione costante e ricorrente di distensione dell’addome, non sempre associata ad una distensione visibile, indotta dalla presenza eccessiva di azoto, ossigeno, idrogeno, monossido di carbonio e metano, che normalmente sono presenti nell’ intestino ma in maggiori quantità.
L’eccesso di gas può accompagnarsi ad eruttazioni, flatulenza, dolore ed alterazioni dell’alvo (diarrea e stipsi), determinandosi un quadro definito sindrome dell’intestino irritabile.
Le cause del meteorismo
Le cause del meteorismo possono essere di natura psicosomatica, legate a stati emotivi e rilascio di catecolamine o legate ad un’ipersensibilità riflessa con un quadro di iperalgesia viscerale e dolore neuropatico.Possono esserci patologie anatomo-funzionali dell’intestino, come le malattie infiammatorie, oppure l’aerofagia è dovuta all’ingerimento di grandi quantità di aria durante la deglutizione. Un’abitudine alimentare inadeguata, come l’eccesso di fibra alimentare, di lattosio e di legumi, può determinare il problema.
Le infezioni, le parassitosi o le tossinfezioni alimentari sono invece tra le cause organiche. L’introduzione di componenti alimentari non completamente digeribili o irritanti per la mucosa intestinale (caffeina, alcol, lassativi osmotici) possono peggiorare altresì la sindrome.
Dieta per il gonfiore addominale
La dieta per il gonfiore intestinale non è solo un regime alimentare, ma anche di comportamento, che prevede una vita sana, con pasti ad orario e regolare attività fisica.
E’ opportuno ricordare che la composizione della flora batterica intestinale è soggettiva, geneticamente determinata e successivamente influenzata dall’allattamento materno, tra le cui componenti sono presenti molecole prebiotiche ed anticorpi specifici, che intervengono nella selezione dei microrganismi che vanno a presentarsi nel lume intestinale del neonato, fin dai primi giorni di vita.
L’utilizzo di alimenti funzionali probiotici e altri alimenti fermentati può rivelarsi utile.
Nella grande maggioranza dei casi, la pancia gonfia è una conseguenza dell’alimentazione, in quanto alcuni cibi favoriscono la formazione di quantità elevate di gas intestinale, perché contengono zuccheri che possono risultare di difficile digestione.
Si tratta in particolare degli alimenti del gruppo FODMAP (acronimo inglese che sta per oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli fermentabili), a cui appartengono per esempio frumento, segale, molti tipi di verdure (come cipolla, aglio, asparagi, carciofi, cavolfiori, verze, broccoli, cavoletti di Bruxelles, cavolo cappuccio), legumi (ceci, lenticchie, fagioli), diverse varietà di frutta, latticini, insaccati e alimenti e bevande che contengono fruttosio o dolcificanti artificiali.
Possono contribuire al gonfiore addominale anche i lievitati (come pizza e pane), superalcolici, caffè, tè e bevande gassate. Anche la preparazione degli alimenti può indurre gonfiore, come nel caso dei cibi fritti, molto speziati, o conditi con salse grasse. Naturalmente, non tutti reagiscono nello stesso modo agli stessi alimenti, che non provocano quindi i medesimi sintomi in tutte le persone.
Anche alcuni comportamenti possono essere all’origine del gonfiore intestinale. Per esempio, mangiare troppo velocemente, masticare poco o mangiare e parlare contemporaneamente, così come il consumo di gomme da masticare o il fumo di sigaretta, inducono a deglutire inconsapevolmente molta aria.
Pancia gonfia e benefici dei probiotici
I probiotici e prebiotici sono i batteri “buoni” del nostro microbiota intestinale e le sostanze organiche non digeribili, che servono al loro nutrimento e stimolano selettivamente la loro crescita ed attività.
Questi prodotti favoriscono in maniera diretta o indiretta l’equilibrio batterico della flora intestinale.
Per contribuire ad ottenere il massimo beneficio per l'organismo, i probiotici dovrebbero essere assunti sempre e solo a stomaco vuoto, per un tempo medio di 3-4 settimane e in un quantitativo di almeno un miliardo di batteri al giorno, ragion per cui è impossibile introdurli con la semplice dieta.
I prebiotici sono invece sostanze non digeribili, come le fibre, che possono costituire un valido ausilio per trattare la stipsi ed il meteorismo. Esse, infatti, stimolano la peristalsi intestinale, contribuendo a ridurre il tempo di permanenza del materiale gastrico e delle tossine nel lume intestinale, favorendone l’eliminazione.
Gli integratori prebiotici favoriscono l'equilibrio della flora batterica intestinale, contribuendo quindi all’attecchimento della flora batterica simbionte. Tra questi abbiamo l’agar agar, il glucomannano, la gomma guar, la gomma Karaya, le pectine ed i semi di psillio.
Ripristinare l’eubiosi intestinale per prevenire il meteorismo
Un modo sicuro ed efficace per ripristinare uno stato di eubiosi e favorire una condizione di benessere intestinale consiste nell’assumere un integratore alimentare a base di microrganismi probiotici (in particolare lattobacilli e bifidobatteri), da soli, o in combinazione con componenti prebiotici (frutto-oligosaccaridi, FOS, e altre fibre vegetali idrosolubili), che ne supportano l’azione a livello intestinale.
I probiotici sono microrganismi in grado di sopravvivere nell’ambiente gastrico e di arrivare vivi e vitali nell’intestino, dove riequilibrano la flora intestinale. I prebiotici, invece, sono sostanze non digeribili di origine alimentare che fungono da nutrienti per alcuni “batteri buoni” presenti nell’intestino, favorendone così la crescita.
Per trarne il massimo beneficio, l’integratore alimentare a base di probiotici e/o prebiotici deve essere assunto 1-2 volte al giorno, al mattino a stomaco vuoto o almeno 2-3 ore dall’ultimo pasto.
Fonti:
www.grupposandonato.it